Giuliano Vichi
dal 2010 Head Coach della squadra Under 18 ASD Follonica Basket, attualmente nel campionato Silver.
- Ciao Giuliano, anche con te inizierei con il tuo excursus da giocatore. Vuoi dirci dove, quando e perché hai iniziato a giocare a basket?
- Uh, quante domande in un colpo solo! Ho iniziato a giocare a basket non prestissimo nel 1992 a 11 anni nel Follonica, partendo con il Campionato Aquilotti e continuando a giocare sino al 2008 dopo aver fatto tutta la trafila del settore giovanile per poi passare nei Senior del Follonica. Mi sono appassionato al basket grazie a degli amici che venivano a giocare e mi sono convinto che la pallacanestro fosse molto più divertente del calcio che ho frequentato per 2 anni, ma anche grazie alle partite in tv della NBA e del Dream Team USA alle Olimpiadi di Barcellona del 1992.
- Per quanto riguarda la panchina, invece quali sono stati i tuoi inizi?
- Già dal 2003, alternavo la mia attività di giocatore con quella della panchina iniziando coma assistente di Cosimi in serie D poi dal 2004 fino al 2010 sono passato nel settore giovanile allenando in pratica tutte le categorie dagli Esordienti agli Juniores.
- Dal 2010 sei invece responsabile della Promozione, vuoi farci un bilancio delle stagioni passate?
- Lasciando appunto questa stagione, credo che i primi 4 campionati con il raggiungimento dei playoffs, siano stati dei buoni risultati, mentre lo scorso anno con la salvezza raggiunta solo all’ultima giornata sia stato il chiaro segnale che un ciclo era finito e che per restare era necessario un cambio generazionale anche a rischio di risultati negativi nell’immediato.
- La società ha avallato convintamente questa tua richiesta, infatti il gruppo di 14 elementi è molto giovane e composto solo da follonichesi.
- Infatti, questo è motivo d’orgoglio personale e penso anche della società. Ovviamente una squadra così giovane e solo di elementi locali con molti di loro alla prima esperienza tra gli adulti sta comportando uno scotto sul piano dei risultati che spero possa cominciare a girare dalla prossima gara, perché sul piano delle prestazioni il bilancio è positivo.
- Andando a memoria mi sembra che la sconfitta più pesante sia stata quella a Grosseto con la Gea di 14 punti.
- Appunto, nessuno ci ha dominato, le nostre sono state sconfitte dove ce la siamo giocata sino alla fine. Dobbiamo migliorare nella concentrazione totale dal primo all’ultimo secondo della partita, non dobbiamo avere black-out durante la gara per sopperire con la velocità e la precisione al tiro al gap di chili e centimetri nei confronti delle altre.
- Ti riporto fuori dalla contingenza dei risultati per allargare il discorso alla connessione che il nostro settore giovanile deve avere con la prima squadra. Vorrei sapere la tua opinione in merito.
- Premetto che per motivi di lavoro non riesco a seguirlo come vorrei, ho visto con estremo favore l’ottimo lavoro che quest’anno è stato fatto sul piano del reclutamento nelle forme più svariate e tutte le iniziative che la società sta svolgendo per avvicinare sempre più bambini e bambine al nostro sport a Follonica e vedo un maggior entusiasmo e numeri migliori. Inoltre dal prossimo anno, con l’Under 20 che sostituirà l’attuale Under 18, ci dovrà essere un progressivo avvicinamento dei ragazzi più pronti all’ingresso tra i “grandi” che deve essere il nostro obiettivo assoluto.
- Saresti soddisfatto se da un gruppo di 20 bambini e bambine che iniziano quest’anno al termine del loro percorso nelle giovanili…
- Se il numero dei dispersi fosse il più basso possibile, 2-3 è fisiologico purtroppo, e di quelli che arrivano ad uscire dal settore giovanile ogni anno avessimo 1 ragazzo in grado di giocare sopra la Promozione, 3-4 adatti al nostro attuale campionato, 2-3 nuovi tecnici, 1-2 arbitri, 1-2 dirigenti e che gli altri restino come appassionati del nostro sport e che una volta genitori a loro volta portino i loro figli e figlie al minibasket.
- Dacci qualche spunto per raggiungere anche parzialmente questo obiettivo.
- Uh, che responsabilità. Sul piano tecnico puntare al miglioramento ed aggiornamento costante di tutti i nostri tecnici ed aumentare il numero di quelli “prodotti” in casa per poter avere per tutti i gruppi coperti con head coach ed 1 assistente, “lavorare” sulla testa dei bambini/e ragazzi/ragazze e delle loro famiglie per appassionarli sia all’attività sportiva dei propri figli/figlie che al basket in generale, organizzare trasferte per vedere partite di basket di alto livello dal vivo, a Pistoia per esempio, impegnarsi costantemente per diffondere la conoscenza della pallacanestro a Follonica nelle scuole, come già avviene, ripristinare il campo all’aperto dell’Ilva e magari riuscire a crearne un altro, può bastare?
- Le buone idee non sono mai troppe. Ti ringrazio per la disponibilità Giuliano.
- E’ sempre un piacere parlare di basket per dare una mano alla mia società e al nostro addetto stampa.